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giovedì 30 dicembre 2010

Cose che reputo immorali.

Il costo medio di un posto letto a Roma (notare, posto letto, non stanza): 300 euri.

I sindacati che non fanno quello per cui sono nati, e cioè (lo scrivo casomai non se ne ricordassero più): difendere i diritti dei lavoratori.

Che i lavoratori siano costretti ad accettare l'elemosina in cambio dei loro diritti, altrimenti perdono il posto.

La vetrina della Cicogna a Lecce, che ha tutte cose di ipermarca per bambini da 0 a 10 anni: vestiti e scarpe che se va bene metteranno per due mesi, che presi singolarmente costano quanto tutto il mio guardaroba.

Che gli studenti di Roma che non sono romani non possano avere agevolazioni sugli abbonamenti ai mezzi pubblici... (18 euro per i romani, 30 per tutti gli altri)

Che qualcuno spenda 7,50 euri per andare a vedere il cinepanettone.

Un disabile al 100%, con età mentale di tre anni, lasciato morire nella sua cella.

Quelli che a una notizia del genere si girano dall'altra parte.

SESSANTATRÉ SUICIDI IN CARCERE nel solo 2010.

I trattamenti Boffo.

Le discriminazioni. Di credo religioso, provenienza geografica, etnia, censo, genere e orientamento sessuale.

La deontologia professionale di Feltri e Belpietro.

La violenza.

Il fatto di avere un quarto degli hotspot della Francia, per dire.

Il fatto di avere la classe politica più vecchia e maneggiona d'occidente.

L'Aquila ancora in ginocchio.

Napoli ancora invasa dalla monnezza.

Il Vaticano [ReRosso]

La banalità [Isanatta Oettam]

Le uscite omofobe e maschiliste del nostro giovane premier ("meglio essere appassionati di belle ragazze che gay") [Frank87]

Un derby senza pubblico per espliciti ordini provenienti da Roma. [Frank87]

Il Movimento di Responsabilità Nazionale.
[Frank87]

Veltroni, Calearo e tutti gli Scilipoti d'Italia.

La Santanché che spara slogan pur di pararsi il culo.
[Frank87]

La Russa che minaccia di boicottare i prodotti brasiliani e che poche ore dopo plaude a Leonardo.
[Frank87]

Pontifex.
[Frank87]

La crociata di Pontifex contro i "frati bolscevichi".

La galera per chi ruba per fame.
[Frank87]

Lo sciacallaggio sul caso Sarah Scazzi.
[Frank87]

Bruno Vespa, i suoi libri e i suoi amati plastici.

I sepolcri imbiancati che pubblicano link inneggianti a Sarah Scazzi.
[Frank87]

Le anime pie che si incazzano se fai battute su come i media hanno trattato il caso Sarah Scazzi.
[Frank87]

Pompei che crolla a pezzi.
[Frank87]

Il prequel di Amici Miei.
[Frank87]

Monicelli suicida.
[Frank87]

Il principe (di staminchia) che va a "cantare" a Sanremo e rischia pure di vincere.

(In progress, suggerite pure...)
mercoledì 29 dicembre 2010

SuperSilvio e altre facezie.

Ello evribadi, bi tranquil, SuperSilvio es arraivd! *
De spazzatur ov Neipols? Ghe pensi mi! Ai nou ai ev dett ai ev risolvd it bifor. Ai risolvd it in èffet. Bat nau ai ev tu descend in fild anoder taim bicos de Sinister, de Communist, ar traing tu gètt spazzatur on mi! It is inaccettabol! A fiu monts uill bi sufficient. Ai uill togl de spazzatur from Neipols strits ol bai maiself (iu chent bi confident in eniuan, oggigiorn)!

* tipico idioma del SuperSilvio.

P.S. Come avevo potuto ignorare la mirabolante intervista di Telese, il cui succo è: noi facciamo schifo, ma gli altri fanno più schifo di noi? Machiavelli gli fa una pippa.

Buon anno a chi continua a votare gente come questa e anche come quest'altra, che sta a guardare o addirittura incoraggia chi ricatta i lavoratori, barattando i loro diritti con un tozzo di pane.
martedì 21 dicembre 2010
Ho talmente tanta rabbia repressa da sfogare che oramai anche la voglia di cazzeggio è venuta meno. Mi dedicherò a passatempi più consoni, che so, schiacciare noci a mani nude o prendere a pugni incolpevoli sacchetti di pisellini scongelati, sperando che l'ispirazione fedifraga (o fedigrafa, visto che siamo in tema) torni in ginocchio da me. Possibilmente prima dell'anno che verrà.
martedì 21 settembre 2010
Una volta scrissi che poco distante da qui c'è un cementificio "che dà lavoro alla metà delle persone del circondario e ne uccide l'altra metà" (brutta bestia, l'autocitazione, ma verrò al dunque subito). Da casa mia si vede proprio. Ed è proprio brutto (capitan Ovvio è sempre tra noi). Ma non è questa la cosa peggiore.

Pare che lo vogliano trasformare in un inceneritore. Ora, già così è assurdo che i livelli di inquinamento dell'aria siano considerati accettabili dall'Arpa (e qui sento già la mia professoressa di filologia romanza incazzarsi abbestia dicendo - ed è vero - che i detti livelli subiscono aggiustamenti anno per anno, e quello che è accettabile adesso coi vecchi parametri non lo sarebbe), perché la percentuale di malati di tumore nel territorio è preoccupante. Ma non è questa la cosa peggiore.

La cosa peggiore è che per trasformare questo cementificio in un inceneritore stanno strumentalizzando le centinaia di famiglie che manderebbero col culo per terra se questo non dovesse avvenire, perché - dicono - lo stabilimento non è più produttivo come un tempo, e bisogna riconvertirlo oppure la produzione verrà spostata completamente in Albania. Here it goes again.

A me queste cose mi fanno schifo. Altro che logica del capitalismo. Ieri una mia amica mi ha detto: prova a pensare a chi perderà il posto di lavoro. Io voglio evitare personalizzazioni, perché se penso che il papà di F., per esempio, verrà mandato a casa, magari ci rifletto su due volte prima di protestare.

Ma se poi dovessi pensare che mio zio, sempre per esempio, si è ammalato di tumore ai polmoni ed è morto senza che nessuno avesse il tempo di aiutarlo, senza che io avessi il tempo di salutarlo, allora mi sale il sangue agli occhi e dico no, queste cose mi fanno schifo, smettetela di invocare sempre questa cazzo di logica del capitalismo, smettetela di passare sopra ai cadaveri delle persone.

E quando mi dicono che sono ipocrita, che parlo così solo perché sono figlia di un operaio, che non c'ho i soldi e forse non li avrò mai, ché se li potessi avere allora ragionerei come loro, mi dico che devo ringraziare ogni momento qualsiasi entità soprannaturale esistente (e non) per avermi fatto figlia di operaio, senza soldi (e che forse non li avrà mai), così, cazzo, non mi passerà mai per la mente di ragionare come loro. O il lavoro o la vita? Ma che cazzo di scelta è?
lunedì 30 agosto 2010

Armi di distrazione di massa.

Ora, io non voglio dire. Sono per l'apertura delle frontiere e quindi lungi da me il pensiero di poter impedire l'accesso a un qualsivoglia immigrato, sia pure un sanguinario dittatore che manda la gente a morire di sete nel deserto. Non voglio dire e non dico.

Ma la Lega? La Lega dov'è? Quella che fa della lotta all'immigrazione la sua bandiera? Occhei. Gheddafi non viene qui per restare. Se ne va subito subito. Però l'abbiamo accolto con tutti gli onori. Ha dichiarato che tutto il mondo dovrebbe essere musulmano. Sta cercando di convertire 500 hostess (mia madre stamattina le ha chiamate escort scatenando le risa di tutta la famiglia, sarà un lapsus freudiano) all'Islam. Dov'è la Lega che insorge sulle radici cristiane, che proibisce ai musulmani di pregare in comunità e porta i maiali a pisciare sui terreni destinati alle moschee? E la Santanché che sputa sentenze su uno pseudofemminismo da baraccone? Perché non va alle catechesi di Gheddafi per strappare via il chador alle povere sceme che si prestano a questa pagliacciata?

Ah ma io lo so perché lo fanno. Tutto questo fa passare in secondo piano le beghe e le figure di merda patrie, e mentre noi siamo qui a indignarci per il vecchio porcello ridicolmente pittato che incontra Gheddafi, cominciano gli accordi sottobanco per la celeberrima legge della prescrizione breve.

In un modo o nell'altro, siamo solo una massa di idioti da distrarre, per l'ennesima volta.
domenica 25 luglio 2010

C'era una volta l'università italiana...

...poi vennero Silvius, Julio e Marystar e l'università non ci fu più. Questa non è una favoletta perché il lieto fine non si intravede neanche per sbaglio. Mentre il sistema universitario italiano va letteralmente in pezzi, alla Sapienza l'anno rischia di non partire, gli atenei stringono la cinghia e i professori si mettono le mani nei capelli, il nostro giovane premier va a fare il consueto e tanto amato bagno di folla presso la prestigiosa università telematica di Como (mica è scemo: avesse messo piede in un ateneo serio l'avrebbero linciato di certo) sproloquiando di laureate a pieni voti (al Cepu) giovani e carine e insultando per l'ennesima volta Rosy Bindi senza motivo. Intanto alla sua giovane pargola Barbara che si è laureata (in una privata, mica scema manco lei) alla triennale un pelino fuori corso (ma tipo quattro anni, bazzecole) viene offerta dall'alto di stocazzo una cattedra, proprio mentre decine e decine di ricercatori vengono mandati a spasso.

Un futuro consolante ci attende.
giovedì 1 luglio 2010

Il Direttore di Studio Aperto sulla sentenza Dell'Utri.



...'a Toti, a me me viene un dubbio: non è che starai leccando una tacca sotto Emilio Fede (che equivale a dire molte tacche sotto la decenza minima)? Non è che il tuo giornalismo indipendente (dalla notizia) non ha più un grammo di dignità? Non è che per caso "deontologia professionale" non sai manco come si scrive?

[video di Non leggere questo blog!]
martedì 29 giugno 2010

Taricone, Dell'Utri, Berlusconi e tutto quello che oggi non saprete se guardate solo il tg1.

A parte che trovo discutibile la scelta di aprire sulla morte di un "attore" anziché sulla condanna in appello per mafia di un senatore della Repubblica.

Sì, avete letto bene. CONDANNA e MAFIA. Perché invece al tg1 si sono premurati di ripetere più e più volte la solita parolina che Minzolini ama tanto, ASSOLUZIONE, ma vi assicuro che non è così, intanto questi 7 anni per mafia "fino al 1992" (Andreotti-bis, scusate se linko Panorama ma non ho trovato altro) Dell'Utri se li becca, certo che è strano che abbia salutato i Graviano giusto il giorno prima della strage di Capaci. E mentre Marcellino gioisce (di cosa, dobbiamo ancora capirlo), colui che gioì a suo tempo adesso deve pensare a difendersi per l'ennesima volta da accuse gravissime. Finirà di nuovo tutto a cannoli e vino?

Per quanto riguarda l'eroe dei nostri tempi-sbarra-uomo di sani principi Pietro Taricone, oltre al fatto che sì, è una disgrazia, ma non stava esattamente portando il cane a pisciare nel parco (nel senso: il paracadutismo è rischioso, e piace proprio perché è rischioso, ma se lo pratichi devi sapere a quali rischi vai incontro), lo sapevate il perché di quest'ultimo lancio? Inaugurazione del gruppo di paracadutismo sportivo di Casa Pound. E se non sapete cos'è Casa Pound, ve lo spiego io: neofascisti del cazzo. Quindi almeno risparmiateci l'ennesima santificazione assolutamente fuori luogo.

E dulcis in findus (cit.), l'ennesima perla del nostro carissimo presdelcons figldiput che si crede l'uomo più simpatico e avvenente del mondo, e non è che un povero vecchio infoiato e demente che dovrebbe starsene a casa anziché andarsene in giro a farci fare figure di merda con l'universo creato: «Stamani in albergo volevo farmi una ciulatina con una cameriera. Ma la ragazza mi ha detto: "presidente, ma se lo abbiamo fatto un'ora fa...". Vedete che scherzi che fa l'età?». Sicuramente Ilvio soffre di mancanza di memoria. Infatti non si ricorda da dove arrivano i suoi soldi, non si ricorda di Mills, non si ricorda di molte cose che dice e poi smentisce il giorno dopo (deve avere la malattia di Al nel famoso film, povero il mio smemorato di Cologno!). Fortuna che buona parte degli italiani ha memoria ferrea (la maggioranza purtroppo no).

Ah, e intanto è arrivato il trentaduesimo (trentunesimo, trentatreesimo, oramai è difficile tenere il conto) suicidio nelle carceri italiane dall'inizio del 2010. Così, tanto per non perdere le buone abitudini.
sabato 19 giugno 2010

Flessibilità.

Mi pare che ormai il fallimento del '68 sia più che ufficiale.

Il boom economico, in questi tempi bui, è solo un ricordo.

Le donne che cercavano l'emancipazione sono passate direttamente allo stadio "bel soprammobile da sfoggiare con gli amici".

Gli studenti combattono per poter studiare, e la scuola è allo sfascio, mentre chi se lo può permettere si compra una bella laurea o va in un college americano. Intanto i fondi spariscono e le biblioteche chiudono e le tasse aumentano, e noi non ci possiamo fare niente.

I lavoratori si trovano a dover resistere alla terribile minaccia che va sotto il nome di DELOCALIZZAZIONE, a difendere con i denti diritti che sembravano ormai acquisiti e che i ricchi-sempre-più-ricchi cercano di spazzare via perché "i cinesi costano meno", e sono costretti ad accettare accordi disumani e se non lo fanno sono chiamati irresponsabili, è successo con Alitalia e con Termini Imerese e sta succedendo a Pomigliano, e poi la Fiat coi nostri soldi si compra la Chrysler, ma loro sono degli irresponsabili se non vogliono perdere il lavoro e se non accettano di guadagnare meno perché con meno di così è impossibile tirare avanti.

Piano piano, con la scusa della crisi, ci toglieranno tutto, e saremo punto e a capo.

Ci chiedono flessibilità. Ma è solo per buttarcelo meglio nel baugigi.
domenica 13 giugno 2010

http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=21045

Avanti il prossimo, come titola Metilparaben.
Non so a quanti siamo di preciso. So che a Lecce siamo a quota due in pochissimi giorni. E so anche il perché: i detenuti sono più del doppio di quanti il carcere ne potrebbe ospitare. E a Lecce comincia a fare caldo, molto caldo.

Non avete idea dell'effetto che può fare il caldo di qui. Riesce a farti impazzire. E quando sei costretto a condividere pochi metri quadri con altre due-tre persone, in celle magari rivolte a sud, quando non passa un filo d'aria, beh, è più facile perdere la testa.

Lo sapete chi sono "i comuni"? Sono quelli che hanno pochi anni da scontare, condannati per piccoli crimini, senza l'aggravante dell'associazione mafiosa. Sono la feccia del carcere, ignorata anche dai baroni dell'alta sicurezza. Sono "persone provenienti dall'emarginazione sociale (immigrati, tossicodipendenti, malati mentali) spesso fragili psichicamente e privi delle risorse caratteriali necessarie per sopravvivere al carcere".

I baroni sono gente "tosta", al carcere ci sono abituati, l'avevano messo in conto come possibilità e lo sopportano. I comuni no. E il sovraffollamento è più forte proprio nelle loro sezioni. Ecco perché è più facile che non ce la facciano.

Lo stanno urlando da mesi (Metilparaben e Ristretti Orizzonti e i sindacati di polizia penitenziaria), ma sembra di urlare nel deserto.

Già.


Campagna virale di Rocco Tanica.
venerdì 11 giugno 2010

Stronzate a casaccio.

  • Si avvisa la gentile utenza che importanti ricerche scientifiche di “qualche” anno fa hanno consentito la produzione di BAGNOSCHIUMA e DEODORANTI…

  • In effetti potevano infrascarlo un po’ di più il cartello dell’autovelox… come stava stamattina, c’era il rischio che qualcuno (tipo me) se ne accorgesse davvero ed evitasse la multa sullo scorrimento veloce deserto.

  •  Dovendo marcire in biblioteca causa libri SOLO IN CONSULTAZIONE (seppure siano disponibili in tremila copie in tutte le biblioteche universitarie), posso toccare con mano gli sprechi di cui il nostro governo ama riempirsi la bocca. Ad esempio, una struttura nuovissima e (potenzialmente) iperfunzionale come lo Studium è dotata di un geniale TETTO IN PLEXIGLASS che consente alla pioggia di cadere amabilmente sui tavoli della sala lettura (inondando libri studenti e soprattutto Mac da migliaia di euro) e al sole di creare un piacevolissimo effetto serra che crea un piacevolissimo tepore (contando che da noi ci sono già 35 gradi e le sessioni d'esame quasi non sono iniziate). Ah ovviamente l'aria condizionata è rotta. E gli scarichi dei bagni pure.
    GRAZIE Ronzino Limone.

  • Non parlo della legge bavaglio perché sto già cercando di abituarmi… sono una che le leggi le rispetta, io! (fragorose risate) No, a parte gli scherzi… di sicuro più di Berlusconi. Infatti resterò una poveraccia per tutta la vita. Poveri ma onesti, poveri fessi!

  • Il dottor Djembè è veramente un gioiellino. Per radio è già meraviglioso, ma in tv è una genialata. Bollani è davvero un istrione (oltre che – non dimentichiamolo mai – il miglior pianista italiano in circolazione). L’orario (le 23) perfetto per un jazz club. Gli ospiti, artisticamente straordinari e umanamente simpatici. La musica raffinata e l’umorismo anche. Peccato che, essendo il jazz una musica di nicchia (o di MICCHIA, citando l’esimio Checco Zalone, che è uno che ne sa), rai tre una tv di nicchia, lo stesso Dottor Djembè un programma di nicchia, dovesse diventare stabile lo guarderemmo in quattro. Ma io ci spero lo stesso.

  • I mondiali sono cominciati. No, casomai non ve ne foste accorti. Io non me n'ero accorta davvero, pensavo che le radiocronache della Gialappa's fossero andate a ramengo e quindi me ne stavo strasbattendo il giusto. Poi ho visto la luce. Un motivo ulteriore per rallentare la stesura della mia tesi, come non coglierlo a volo?
giovedì 10 giugno 2010

Senza parole.

Cioè, neanche ho cominciato e sono già a corto di argomenti (a meno che non si tratti di parlare dell'avvincente questione della metafonesi causata da -i finale, e anche lì sulla bozza della bozza della tesi non ho speso più di tre righe).

Accettansi proposte.

È giunta l'ora.

È giunta l'ora, già.
È giunta l'ora di cambiare piattaforma.
È giunta l'ora di sparare minchiate divulgabili anche su facebook senza doversi vergognare dei post scritti quando avevo quindici anni (ma senza doverli cancellare).
È giunta l'ora per perdere ulteriormente tempo che potrei dedicare ad attività più proficue (del tipo: scrivere la tesi, che ci avrei la consegna lunedì). A tal proposito: SAREBBE giunta l'ora di laurearsi.
Ma soprattutto: è giunta l'ora di smettere di piangersi addosso.
Per quello c'è sempre l'altro blog.

Piesse: giungerà anche l'ora di cambiare questo tristissimo template di default, prima o poi.
Arripiesse: presto giungerà anche l'ora che lo abbandonerò, questo blog. Come tutti gli altri d'altronde, tranne Quello del quale però non sarà mai svelato l'url.
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