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martedì 19 luglio 2011

Post arretrato, ovvero: bella Roma, sì, ma Alemanno ha rotto il cazzo.

...perché può succedere, a Roma dico, può succedere che un quarto d'ora a piedi e sei in un posto che sembra una sagra di paese ma è a Roma, non troppo lontano dal centro, una sagra di paese a piazzale del Verano, e stasera ci sono "i Tre Allegri Ragazzi Morti dal vivo al cimitero del Verano" (non c'è niente da fare, se la dico ad alta voce mi fa ancora ridere), si pagherebbe cinque euro ('sti stronzi, tutta la stagione gratis e proprio stasera si paga cinque euro) ma noi ce li sentiamo da fuori, con le birre portate da casa, da pezzenti doc quali siamo, che concertone ahò. Può anche succedere che il tizio, là, la sechiuriti, ti veda con la Peroni da tre quarti in mano e sono le undici e dieci di sera, e ti faccia nonnonnò col ditino, perché c'è un'ordinanza della minchia che siccome che noi siamo salentino-siculo-fondane non ce lo ricordavamo mica, e facciamo il labbro tremulo al tizio, che siamo tre gentili pulzelle, e il tizio si offre di andarci a prendere i bicchieri di plastica dal kebabbaro tirchio che non vuole darceli, ma nascondeteli, dice.

Poi in tutto questo tre aggressioni omofobe in quindici giorni, perché a Roma succede anche questo, e non sarà mica colpa di una birretta bevuta dopo le undici, secondo me, che se uno è testa di cazzo allora è testa di cazzo anche da sobrio, ma l'ordinanza contro le teste di cazzo Alemanno ancora non l'ha fatta, purtroppo.

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