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giovedì 30 giugno 2011

Italia Wave Love Festival – Lecce, 14/17 luglio 2011

(Pezzo pubblicato dal Giornale di letterefilosofia.it, ma senza il paragrafo fra parentesi quadre e con alcune modifiche di secondaria importanza. Lo ripubblico integralmente, preciso 'ntifico a come la mia mente malata l'aveva partorito - a che serve un blog, se no?)


Prosegue l'indefesso tentativo della Città di Lecce di farmi pentire di essere andata via.


Già sarebbe dovuta bastare l'improvvisa consapevolezza di sottostare a un sindaco barese per farmi aprire gli occhi sulle mie miserie e convincermi a ritornare subitaneamente alla base, ma no! Lecce ha voluto strafare. E così, in meno di un mese, che ti metto su? Un signor concerto di Guccini, una Feltrinelli (no, se ve lo state chiedendo, a Lecce non c'era la Feltrinelli) e, dulcis in fundo, l'Italia Wave. Tutte cose che la lontananza, pur apprezzabile, dall'ennesima dancehall (o Notte della Taranta, in alternativa) e da tutti i vincitori di Amici e X-Factor passati, presenti e futuri non riuscirà mai a controbilanciare.


Se vi state chiedendo cosa sia l'Italia Wave, vi dico solo che una volta si chiamava Arezzo Wave ed era il festival più fricchettone ed andergraund d'Italia, e per la prima volta esce fuori dalla Toscana e arriva dritto dritto intra stu Sa-a-lentu (e se vi state chiedendo che ci abbiamo noi più della Toscana vi rispondo: una beata minchia! A parte il mare, quello bello, si intende).


[Se vi state chiedendo perché continuo a fare citazioni fuori luogo non lo so, ma è così e mi tormento (dopo questa, aspetto la scomunica direttamente da Gamberale)].


Se invece vi state chiedendo ancora cosa sia l'Italia Wave – non capisco come mai, dopo una spiegazione così esauriente – vi rispondo: lampu! Possibile che non vi piaccia neanche uno tra Sud Sound System, Jimmy Cliff, Kaiser Chiefs, Paolo Nutini, Lou Reed, Verdena, Paolo Benvegnù, Cristina Donà, Modena City Ramblers, Marta sui Tubi e Daniele Silvestri, tanto per citare solo gli headliner? Possibile che non vi sia giunta voce del mirabolante concerto di Giovanni Lindo Ferretti all'alba sulla spiaggia di San Cataldo (se ci venite, vi domando scusa in anticipo e vi giuro: le spiagge, da noi, non sono tutte così urende). Possibile che non vi incuriosiscano neanche un po' realtà italiane interessanti come i La fame di Camilla, gli Almamegretta, i Quintorigo, i Perturbazione, i Bud Spencer Blues Explosion, Magoni&Spinetti? Se la risposta è «sì, è possibile» vi scancello dagli amici di Facebook. Se la risposta è no, com'è che non ne siete a conoscenza?


Ma nonsolomusica, all'Italia Wave. Ce n'è davvero per tutti i gusti: mostre fotografiche, i festeggiamenti per il compleanno di Dylan Dog, i workshop sul djing e la fotografia, il Cinewave (dedicato all'horror ma – e sottolineo ma - che il 15 luglio ospiterà, con mio sommo gaudio, Frankenstein junior) e l'Elettrowave, festival della musica elettronica e delle arti digitali (sempre il 15, presso il Livello Undiciottavi di Trepuzzi).


E i biglietti? Tutto free tranne il main stage (allo stadio Via del Mare che tante soddisfazioni e tantissime bestemmie ha cagionato negli ultimi mesi) nelle serate del 14, del 15 e del 16 (il 17, la serata italiana per il venticinquesimo compleanno della manifestazione ve la offre Puglia Sounds!). Fino al primo luglio è acquistabile un abbonamento (50 euro le tre serate), altrimenti il costo per i singoli eventi è rispettivamente 15, 23 e 25 euro (più diritti di prevendita). Non incluso negli abbonamenti il concerto del maestro Ferretti (non René, Giovanni Lindo, dico) in programma il 17 luglio alle 5 del mattino, che vi potrete godere al modico prezzo di otto euri.


Si può sapere che state aspettando?



Dove: Lecce e dintorni.

Quando: dal 14 al 17 luglio


Per ulteriori informazioni consultare http://www.italiawave.com

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