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sabato 13 agosto 2011

Di mutande laser e rotolini.

Io odio i rotolini.

Con quelli naturali, non ci si può far nulla (se non cercare di farli sparire con palestre e diete, ma la mia etica personale me lo vieta). Ma quelli procurati da mutande e altri capi di vestiario mi danno sui nervi.
Ecco, io non sono mai stata magra. Ma un tempo non avevo la consistenza di una gelatina di frutta, perlomeno. Poi lo studio e la pigrizia (ma soprattutto la pigrizia, ammettiamolo), unite all'inesorabilità della crudele legge di gravità, hanno portato le mie ciccette sballonzolanti (cit.) a sballonzolare sempre più. Ora, come dice la Taty1 , quando corro posso quasi arrivare a schiaffeggiarmi con le chiappe.

Dicevo, un tempo i capi di vestiario non mi procuravano rotolini. Ora qualunque seppur minima cucitura è un dramma per i miei maniglioni antipanico dell'amore. Per questo devo stare attenta a scegliere con la massima cura jeans e magliette, e ponderare per giorni e giorni tutti gli abbinamenti possibili per evitare al mondo la pessima vista delle suddette sporgenze budinose. Questo jeans stringe sui fianchi, ergo maglietta larga. Questa maglia è troppo aderente, ergo evitare cinte strizzabudella. Oramai sono un'esperta in combinazioni e ricombinazioni, l'ingegneria genetica mi fa un baffo.

Ma il vero tasto dolente, udite udite, sono le mutande: possono procurare da 1 a 3 rotoli artificiali col minimo sforzo. È qui che entra in gioco il mirabolante indumento noto come mutanda laser. La mutanda laser non ha particolari poteri che aiutano ad aprire le scatolette di tonno quando si rompe l'occhiello (cioè sempre, tipo) senza ricorrere a marchingegni astrusi che finiscono sempre per farti versare tutto l'olio sul pavimento. La mutanda laser non è neanche l'intimo preferito da Luke Skywalker. La mutanda laser ha solo le caratteristiche di essere invisibile (perché ha cuciture laser ergo non ha cuciture, non come le belle mutande di una volta che ti segavano il girovita e ti facevano tutti quei bei disegnini sui fianchi) e di costare millemila euro al paio. Motivo per cui ogni donna sana di mente ne possiede in genere una sola che conserva dietro una teca di cristallo a doppi vetri e l'allarme con codice a sedici cifre, e tira fuori nelle occasioni speciali, tipo il vestitino-estivo-frufrù-ma-affiancato-che-fa-tanto-fèscion-senza-essere-impegnativo.

Ma anche la mutanda laser ha i suoi inconvenienti: numero uno si arrotola (specie il modello a culotte), e quindi perde il potere dell'invisibilità. Numero due, in genere è color carne e quindi antistupro come la gran parte degli indumenti color carne, last but not the least il famigerato gambaletto al ginocchio, calza prediletta dalle nonne di tutto il mondo. Chi la indossa per fare bella figura rischia di finire come Bridget Jones che si dimentica di togliersi i mutandoni panciapiatta prima del momento clou con Daniel Cleaver.

Quest'annoso problema pare destinato a non avere soluzione. Ci resta solo la scelta del male minore.

1La Taty, per chi non la conoscesse, è una delle mie migliori amiche. Una volta era portatrice sana di Lino il rotolino. Adesso a furia di fare tonsilliti è talmente dimagrita che il povero Lino è morto di inedia.

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